Nona festa dei Borghi

Cultura e gastronomia: questi gli ingredienti, con varie declinazioni, della Festa dei Borghi di Cinquecerri, giunta alla nona edizione, che ha richiamato ancora una volta il giorno di Ferragosto centinaia di persone.

Ha fatto da apripista alla festa, un’iniziativa denominata “Dalla romanza al maggio: storia e tradizione” realizzata, a partire dalle 17.30, in uno spazio “ad hoc”: l’aia di Ca’ de’ Marcaccioni. Sono stati rappresentati in successione, naturalmente in versione ridotta, la romanza “La leggenda di Nasseta” e il maggio “Genoeffa”, il cui libretto fu scritto da un autore locale, Arturo Ferrari: da sottolineare che sia il narratore (Giorgio) che i cantori (Pia, Luciano, Nando, Daniele e Pietro) e la voce delle parti non cantate (Nazzarena) erano vestiti rigorosamente con costumi d’epoca (la collocazione storica era intorno al 1200). Una rappresentazione esemplare con tanto di regista (Silvia, ideatrice dell’iniziativa e autrice della romanza), costumista (Ilde) e musicista (Ugo, fisarmonicista del Cinc Cerr Cor), sottolineata da applausi a scena aperta.

Alla fine di questo momento culturale, è iniziato il tour del paese.

Aie, cortili e gli angoli più suggestivi e inesplorati di Via della Costa, una delle strade interne della frazione del Comune di Ventasso, oltre alle varie diramazioni, si sono trasformate in laboratori degli antichi mestieri: calzolaio, falegname, lavandaie, ricamatrici, fabbro, casaro (con cottura e lavorazione del formaggio, del burro e della ricotta) e altri “mestieranti” che hanno mostrato il fascino dei lavori tradizionali rappresentati dagli attrezzi classici e dai macchinari di una volta, ancora funzionanti.

La gastronomia ha avuto un posto di riguardo, ma in questo caso rigorosamente legata alle tradizioni del luogo: polenta stiada, con sugo di funghi o di carne, o fritta con accompagnamento di formaggi locali; “sulada” con salame o formaggio, o, per i più golosi, con nutella; gnocco fritto; torte e dolci, il tutto servito in ambienti particolari, come l’osteria “d’Zaverie” e “Ca’ Marcaccioni”, resuscitati per incanto e rimessi a nuovo.

Infine per gli amanti della carne all’argentina, ecco l’asado e per i visitatori frettolosi pronta la porchetta volante. Ogni “locale” ha avuto i suoi bravi suonatori con fisarmoniche e chitarre o complessi musicali per fare ascoltare i successi del momento e coinvolgere i presenti in balli di gruppo.

E poi mostre fotografiche, esposizione di quadri e sculture, le porte dipinte di garage e stalle (“Porta l’arte sulla porta”), i murales e una simpatica proposta: “Pompieropoli”, con i vigili del fuoco a fare da addestratori per i bambini, che hanno ricevuto un attestato per premiare il loro impegno e il loro entusiasmo.

Tanti i volontari, che hanno dato un contributo fondamentale alla riuscita della festa.

Cinquecerri, 18 agosto 2017

Walter Magliani (presidente)

Pietro Primavori (vice presidente)

polisportiva.cinquecerri@gmail.com